Riciclaggio a Varese: società coinvolte in dinamiche criminali

Antiriciclaggio

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Un’indagine della Guardia di Finanza ha portato all’amministrazione giudiziaria di Banca Progetto dopo il rinvenimento di finanziamenti statali erogati a società ritenute legate alla ‘ndrangheta, per un ammontare superiore a 10 milioni di euro. Il caso evidenzia come il riciclaggio di denaro possa essere favorito da complicità istituzionali e da operazioni (precedentemente) protette da garanzie pubbliche. Rafforzare la normativa sul riciclaggio di denaro è fondamentale per evitare che il denaro pubblico finisca nelle mani della criminalità organizzata.

Finanziamenti pubblici utilizzati dai clan

Durante l’emergenza sanitaria, lo Stato aveva stanziato fondi garantiti per sostenere le piccole e medie imprese.

Tuttavia, la banca di credito coinvolta avrebbe erogato alcuni di questi finanziamenti a imprese originatesi in dinamiche mafiose.

In questo modo, il denaro statale, destinato a preservare l’economia, è stato infiltrato nei circuiti della criminalità, generando un danno collettivo che neutralizza lo scopo delle misure di sostegno.

Violazione dei controlli antiriciclaggio

L’istituto bancario è accusato di aver eluso i principi di adeguata verifica della clientela, permettendo finanziamenti senza le dovute garanzie.

Questo comportamento va contro la normativa antiriciclaggio che impone rigidi controlli, segnalazioni di operazioni sospette e rispetto delle procedure.

La prevenzione dal riciclaggio di denaro risulta compromessa quando tali misure vengono aggirate, aprendo la strada a infiltrazioni mafiose nel settore economico forma­le.

Infiltrazione nel tessuto economico lombardo

Le società destinatarie dei finanziamenti erano ritenute collegate a una località della ‘ndrangheta radicata tra Varese e Milano.

Questo dimostra la diffusione capillare della criminalità organizzata nel tessuto produttivo del Nord Italia e conferma come il riciclaggio di denaro sia uno strumento strategico per consolidare il potere economico dei clan anche nei contesti intermedi urbani.

Misure straordinarie a tutela del sistema

Di fronte a queste evidenze, la magistratura ha disposto l’amministrazione giudiziaria dell’istituto finanziario, misura preventiva prevista dalla normativa antiriciclaggio per impedire che il sistema bancario serva come veicolo per aziende criminali.

Contestualmente, Bankitalia aveva già inflitto sanzioni per carenze nei sistemi interni dell’istituto, rafforzando la necessità di controlli strutturali nel settore finanziario.

Il ruolo della normativa antiriciclaggio nel prevenire abusi

Il Decreto Legislativo 231/2007 richiede che soggetti obbligati, tra cui banche e intermediari finanziari, adottino misure per prevenire l’uso illecito del sistema finanziario.

Questo caso dimostra che l’efficacia della normativa sul riciclaggio di denaro può essere garantita solo con controlli rigorosi, trasparenza nelle operazioni e responsabilità delle istituzioni finanziarie, per bloccare tempestivamente l’accesso dei capitali illeciti alla legalità.

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