Riciclaggio a Milano: mafia cinese muove i milioni

Antiriciclaggio

Condividi articolo:

In Lombardia emerge un quadro preoccupante: alcune imprese con collegamenti a gruppi della mafia cinese sono segnalate alle autorità per essere parte di reti di riciclaggio di denaro. A Varese e nelle altre province limitrofe si sospettano attività di falsificazione di fatture, trasferimenti di capitali all’estero e cattiva gestione del cash. Questo scenario rende urgente la prevenzione dal riciclaggio di denaro e una più rigorosa applicazione della normativa sul riciclaggio di denaro, affinché l’economia legale riesca a non essere contaminata da circuiti illeciti.

Il ruolo dei “banchieri dei clan”

Secondo le indagini recenti, esisterebbero figure nella comunità cinese che operano come intermediari finanziari non ufficiali, aiutando a monetizzare denaro proveniente da operazioni illecite.

Questi soggetti facilitano l’uso di fatture false e sistemi di pagamento opachi, fungendo da canale per far entrare fondi non puliti nel circuito legale.

Queste dinamiche costituiscono elementi essenziali per comprendere come il riciclaggio denaro possa prosperare in ambienti che dispongono di connessioni internazionali e risorse economiche.

Fatture false e uso del cash come strumenti infiltrativi

Un modus operandi documentato prevede l’emissione di fatture per operazioni mai avvenute, per giustificare trasferimenti di denaro tra società collegate oppure estere.

Il denaro liquido viene spesso impiegato per “ripulire” le somme, permettendo di eludere controlli bancari e fiscali.

Queste pratiche violano chiaramente la normativa sul riciclaggio di denaro, che impone obblighi di trasparenza sulle transazioni, limiti sull’uso del contante e tracciabilità dei movimenti finanziari.

La dimensione economica dell’infiltrazione

I flussi economici illeciti implicano somme significative: la criminalità cinese, come altri gruppi mafiosi, pare in grado di muovere milioni di euro in modo sistematico.

Tali somme non solo alimentano attività illegali quali traffico, usura o ricettazione, ma vengono reinvestite in imprese legali, nel settore immobiliare, nella ristorazione e in attività commerciali, rendendo più invisibile il riciclaggio.

La prevenzione dal riciclaggio di denaro deve quindi includere anche l’osservazione dei circuiti economici leciti, nei quali il denaro sporco può penetrare.

Le sfide per le autorità e il sistema bancario

Le autorità competenti affrontano difficoltà nell’individuazione delle operazioni sospette quando i soggetti coinvolti usano strutture societarie complesse, conti bancari esteri o strumenti di pagamento non facilmente tracciabili.

Gli istituti bancari e finanziari sono obbligati dalla normativa antiriciclaggio a segnalare operazioni sospette e a verificare con attenzione la clientela.

Tuttavia, il riciclaggio denaro prospera quando questi controlli vengono aggirati, anche attraverso collusioni o omissioni.

Strategie per un rafforzamento della normativa e della prevenzione

Per arginare efficacemente il fenomeno, è necessario:

– potenziare la formazione degli operatori (professionisti, banche, operatori del settore commerciale);

– espandere il monitoraggio delle transazioni internazionali;

– rendere più uniforme l’applicazione delle leggi antiriciclaggio su tutto il territorio;

– migliorare la cooperazione tra forze di polizia, autorità giudiziarie e organismi di controllo.

La normativa sul riciclaggio di denaro può funzionare solo se integrata da meccanismi di compliance interni efficaci e da una vigilanza attiva.

Condividi articolo:

Articoli consigliati: